[Nardi Jacopo].
Comedia di Amicitia.
[Firenze, Gian Stefano di Carlo, 1512].
In-4° (cm. 20,3), legatura inglese del XIX secolo in marocchino nocciola (bottega Thompson), piatti decorati da doppia cornice a tre filetti con fregi agli angoli; dorso liscio con titolo filetti e fregi in oro, dorature ai labbri, fogli di guardia marmorizzati (segni d'usura e firma del legatore); cc. 20 in carattere rotondo, senza alcun dato tipografico (nome dell'autore al recto della terza carta), con epigramma di Alessio Lapaccini al verso del frontespizio, a cui segue alla seconda carta una lettera dell'autore a Lorenzo di Filippo Strozzi; antica integrazione al frontespizio e piccoli restauri; lievi fioriture sparse. Prima edizione molto rara «giudicata la prima delle commedie in versi scritte in nostra favella» [Gamba 1530]. Il Nardi la trasse dalla novella di Sofronia del Boccaccio (VIII della giornata X del Decamerone). L'edizione fu giudicata incunabolo da alcuni [cfr. Hain 11673; Goff N-4] ma oggi viene attribuita a Gian Stefano di Carlo [cfr. D. E. Rhodes, Gli annali tipografici fiorentini del XV secolo, Firenze 1988, p. 133] nonché datata 1512 [cfr. Luigina Stefani, Tre commedie fiorentine del primo '500, Ferrara e Roma 1986, pp. 9-10]. Esemplare più che discreto. 5