[Pilati Carlo Antonio]. Di una riforma d'Italia ossia dei mezzi di riformare i più cattivi costumi e le più perniciose leggi d'Italia.
In Villafranca, [s.n.], 1767.
In-8° (cm. 14,1), legatura coeva in cartonato d'attesa; pp. 354 in ottimo stato. Prima edizione dell'opera sotto ogni profilo più fortunata, più citata e più commentata dell'illuminista Pilati di Tassullo, a quest'epoca in esilio svizzero per via del bando inflittogli dal Principato di Trento. Stampata in clandestinità e anonimato a Coira presso la Società Tipografica (cfr. Ed. giuridiche II, 2, 750), è un classico del riformismo politico scritto dal cosiddetto intellettuale italiano della secolarizzazione, definito addirittura «guida attraverso il secolo dell'illuminismo» dal grande studioso della storia delle idee Ulrich Im Hof (1917-2001). Il libro tratta la ridefinizione giurisdizionalista e anticuriale dello Stato, con l’opzione episcopalista di una Chiesa nazionale e richiami a Machiavelli, Sarpi, Muratori, Genovesi che puntano sul principe illuminato all’origine della pubblica prosperità. Non comune. Cfr. Melzi II, 444; Venturi, Illuministi Italiani, III, 565. Ottimo esemplare. (SP5)
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