Discorsi del sig. conte [...] in difesa del doppio Amore della sua Celia.
In Ancona, appresso Marco Salvioni, 1612.
In-4° (cm. 18,7), legatura del XVIII secolo in mezza pelle maculata, dorso liscio con titolo in oro su tassello marocchino ed eleganti fregi floreali inquadrati da cornici di filetti sempre in oro, piatti marmorizzati e tagli rossi (trascurabili usure); pp. [32] 221 [3] in buono stato, ultima carta bianca; frontespizio con fregio inquadrato da eleganti cornici xilografiche, graziosi capilettera, testatine e finalini sempre in xilografia; occhietto posto in fine alle carte introduttive; alcune lievi gore. Prima edizione dell'opera che per prima pose lo spinoso tema della polifedeltà, anticamera della bigamia. Bonarelli difende la sua favola pastorale Filli di Sciro a fronte del clamore che aveva suscitato per via della ninfa Celia innamorata contemporaneamente di due pastori, Niso e Tirsi. Delle due varianti pubblicate (l'altra con 28 carte non numerate, frontespizio differente, e priva del sonetto dell'Imperiale), la presente è la più rara. Cfr. Graesse I, 483; Gay I, 912; Gamba 1809. Buon esemplare genuino. (SC1)
Id 15579
Letteratura - Teatro




