De' Conti Giusto.
La Bella Mano di Giusto de' Conti Romano; con una raccolta di Rime antiche Toscane. Edizione Seconda Veronese più ricca della prima, e corretta. All'Illustrissimo Signore Don Giulio Viva, Presidente del Regio-Ducal Magistrato di Mantova.
In Verona, Presso Giannalberto Tumermani, 1753.
In-4° (cm. 25,4), legatura successiva in mezza pergamena ad angoli, dorso liscio con titolo in oro su tassello e filetti sempre in oro, piatti marmorizzati, risguardi in carta decorata; conservata la brossura coeva muta azzurrina; pp. [8] XXIV 394 [i.e. 294] ad ampi margini, in barbe, in ottimo stato; con 2 belle tavole in rame fuori testo, di cui 1 allegoria entro eleganti cornici figurate disegnata da B. Picard e incisa da F. Zucchi all'antiporta e l'altra raffigurante la lapide dei Conti sul Tempio Malatestiano di Rimini; vignetta in rame al frontespizio; stemma del dedicatario Giulio Viva inciso in rame da Domenico Cagnoni, testatine e finalini figurati; ossidazione e minimi segni d'uso alla sola carta [4]. Pregiata edizione di questa classica collezione di rime scritte attorno al 1440, con l'aggiunta della vita dell'autore di G. Mazzucchelli e di 24 sonetti del poeta padovano Giovanni Antonio Romanello in fine. Cfr. Gamba 371; Brunet II, 247. Ottimo esemplare. (NL7)