Ossi di seppia.
Torino, Piero Gobetti Editore, 1925.
In-16° (cm. 20), brossura editoriale a stampa a due colori con un fregio di Felice Casorati (interventi professionali a dorso, angoli e bordi dei piatti); pp. 100 in ottimo stato impresse dalla Tipografia Carlo Accame (leggera usuale brunitura); vecchia firma di appartenenza al frontespizio. Prima edizione del «più noto libro di poesia del Novecento italiano» [Gambetti, Preziosi del ventesimo secolo, in ALAI 3, 2017, p. 21]. Da una lettera dell'autore all'editore del 28 aprile 1925: «Caro Gobetti, hai avuto le bozze? [...] Naturalmente mi farai l'edizione nel formato solito dei quaderni, mi ero spaventato dapprima vedendo quei lenzuoli di carta. Ma non era il caso. Dato che il libretto viene spaventosamente smilzo, ti prego di far spazieggiare fino al possibile (fogli bianchi, ecc.). Tanto non arriva alle 100 pagine neanche a largheggiare. Fa stampare in carta un po' grossa. So che per la copertina sei inflessibile (frangar non flectar); ma potresti far mettere nome e titolo, per il lungo, nel dorso della plaquette. È un'invenzione che andrebbe bene per tutte le edizioni. [... ] Prima che il libro sia uscito (e cioè presto) ti farò avere altre 40-50 prenotazioni sicure [...]. Addio, siamo in lutto per l'arrivo del Farinacci. Che Dio ce la mandi buona! Quando andiamo tutti all'estero? [...]». Cfr. Accame-Lanzillotta, Le edizioni e i tipografi Gobetti, n. 69; Barile, Bibliografia montaliana, A1. Ottimo esemplare.
Id 14584
Prime edizioni